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domenica, 4 febbraio 2024
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La caduta della casa degli Usher

Mike Flanagan

Mike Flanagan è uno degli autori più interessanti nel panorama dell'horror seriale.
Se nelle due stagioni di The Haunting, Flanagan ha preso ispirazione da alcuni classici della lettura gotica, ne la La caduta della casa degli Usher si cimenta addirittura con il maestro del genere, Edgar Allan Poe.

A dispetto del titolo, la serie non si basa solo sul celebre racconto di Poe (anche perchè il racconto che prende il titolo della serie è di poche pagine). Flanagan, che è anche lo sceneggiatore, prende spunto da tutta la produzione dello scrittore statunitense adattando e rivisitando in chiave contemporanea le sue opere in un unica storia colma di citazioni, riferimenti e connessioni che ovviamene possono essere apprezzate solo da chi conosce Poe.

La storia è quella del ricco imprenditore Roderick Usher, di sua sorella Madeline e della sua famiglia, una potente dinastia proprietaria di un azienda farmaceutica che ha fatto la sua fortuna grazie al Licodone, un antidolorifico assai discusso per i suoi gravi effetti collaterali. All'interno di una casa misteriosa e decadente Roderick Usher racconta ad Auguste Dupin, un avvocato che da anni sta cercando di farlo condannare per i suoi crimini, la disgrazia che si è abbattuta sulla sua famiglia, una sorta di maledizione che nell'arco di pochi giorni ha portato alla morte violenta e apparentemente accidentale dei suoi sei figli. In ogni episodio si assiste così alla tragica e cruenta morte di uno degli Usher ispirandosi a un celebre racconto di Edgar Allan Poe.

Fare l'elenco delle numerose citazioni presenti in questa serie avrebbe poco senso. Di certo a Flanagan, oltre la sempre curata regia, va riconosciuto la grande capacità di scrittura nel riadattare l’universo narrativo delle opere di Poe in chiave moderna. Buona la recitazione da parte del circolo di habitué di Flanagan (più o meno gli attori che sceglie nelle sue serie sono sempre gli stessi) a partire dalla camaleontica Carla Gugino fino a Mark Hammil (io sulle prime non l'avevo riconosciuto) che interpreta il mefistofelico avvocato degli Usher.

Ottima serie, sicuramente sopra la media della maggior parte delle serie horror di questi ultimi anni. Tuttavia, paragonandola alle precedenti serie di Flanagan, l'ho trovato un pò meno coinvolgente. L'unico episodio che mi ha suscitato un profondo turbamento è stato il secondo episodio, La maschera della morte rossa, ma è stato un caso isolato. Da lì in avanti, una volta capito il meccanismo, il ripetersi ciclico delle morti non mi ha restituito quella tensione emotiva e quel senso di mistero che avevo riscontrato in Hill House e Bly Manor.

Serie TV
Netflix
Horror
Fantastico
2023
lunedì, 4 dicembre 2023
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The Haunting of Bly Manor

Mike Flanagan

The Haunting of Bly Manor è la seconda stagione della serie antologica "The Haunting", e può essere vista tranquillamente senza aver visto la prima stagione avendo trama, ambientazione e personaggi diversi. Ad accomunare le due stagioni ci sono gli attori e ovviamente il tema della "casa infestata".

The Haunting of Bly Manor è del 2020 ed è stata ideata da Mike Flanagan che però, a differenza di "Hill House" si presta alla regia solo nel primo episodio.

La storia è liberamente tratta dal famoso romanzo gotico Giro di vite (The Turn of the Screw) di Henry James e vede come protagonista una ragazza americana, Dani Clayton (Victoria Pedretti), trasferitasi da poco in Inghilterra per lasciarsi alle spalle un passato doloroso, che accetta di fare da educatrice e due bambini, Flora e Miles, rimasti orfani di entrambi i genitori. I due bambini dimorano nella magione di Bly, una grande casa in campagna, insieme alla governante Hannah Grose (T’Nia Miller), il cuoco Owen (Rahul Kohli) e la giardiniera Jamie (Amalia Eve). Fin da subito scopriamo che i due bambini nascondono qualcosa di inquietante e che la villa ospita i fantasmi del passato.

Rispetto a The Haunting of Hill House questa serie risulta sicuramente meno paurosa e "orrorifica". Si, è vero, c'è la Donna del Lago, il raccapriccante fantasma senza volto che di notte si aggira per le stanze del maniero (la cui origine ci viene raccontata nell'ottava puntata), ma il tratto distintivo di Bly Manor è il fatto di essere una serie più intima e romantica, potremmo definirla una storia d'amore (lo dice anche una delle protagoniste) in cui aleggia la falce della morte. Ottimi dialoghi, prova attoriale e profondità dei personaggi, anche se dal punto strettamente tecnico e qualitativo (regia, montaggio, fotografia) gli ho preferito Hill House. Il finale di Bly Manor invece mi ha innegabilmente coinvolto ed emozionato maggiormente. In tutti i modi si tratta di due ottime serie in cui Flanagan prendendo come spunto i grandi classici delle letteratura gotica dimostra la sua grande capacità di maneggiare l'orrore in tutta la sua affascinante potenza evocativa. E ora lo voglio vedere alle prese con Edgar Allan Poe!

Serie TV
Netflix
Horror
2020
venerdì, 3 novembre 2023
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The Haunting of Hill House

Mike Flanagan

The Haunting of Hill House è una serie horror scritta e diretta da Mike Flanagan, prodotta e distribuita da Netflix nel 2018, e liberamente tratta dal romanzo di Shirley Jackson, L’incubo di Hill House del 1959 (in Italia noto anche come La casa degli invasati).

Ho recuperato questa serie solo di recente dopo aver letto i buoni commenti che circolavano in rete.
La storia è incentrata sui coniugi Hugh e Olivia Crain e i suoi cinque figli, Steven, Shirley, Theodora, Luke e Nell. Nell’estate del 1992 la famiglia Crain si trasferisce a Hill House con l'intenzione di ristrutturare l'mmensa villa gotica per poi venderla e farne un investimento. La casa però fin da subito appare infestata da presenze inquietanti, con Olivia e i figli più ricettivi che subiscono delle esperienze paranormali. Durante una notte la situazione degenera, Olivia si suicida in circostanze misteriose e Hugh scappa dalla casa portandosi dietro i suoi figli terrorizzati.

Trent'anni dopo ritroviamo i figli, ormai cresciuti, che si portano dietro, ognuno a suo modo, il trauma subito e l'elaborazione di un lutto rimasto incompreso. Steven, il fratello più grande, ha scritto un libro di successo su quanto accaduto a Hill House, la rigida Shirley gestisce insieme al marito un'impresa di onoranze funebri, Theo è una psicologa pediatrica che ha delle capacità psicometriche, Luke è un tossicodipendente squattrinato che ha trovato nell’eroina la sua unica via d’uscita, e infine Nell è una ragazza fragile e depressa che soffre di paralisi nel sonno, ossessionata da un lugubre spettro con il collo rotto, che fin da bambina chiama la donna dal collo storto. Quando uno dei fratelli Crain si suicida, il resto della famiglia si riunisce per commemorare la perdita e affrontare finalmente la verità su quanto accaduto a Hill House.

I primi episodi sono dedicati all'esplorazione delle personalità dei Crain e del loro rapporto con la casa alternandosi tra presente e passato. I singoli eventi si ripetono cambiando solo il punto di vista del protagonista mentre ci vengono mostrati i tasselli di un puzzle ancora poco definito. La serie ci mette un pò a carburare ma dal quinto episodio, forse uno dei più belli insieme al successivo, abbiamo la svolta con un finale davvero sconvolgente. Il sesto episodio, quello in cui dopo tanti anni si riunisce la famiglia Crain, è caratterizzato da una serie di lunghi piani sequenza che lo rendono uno degli episodi tecnicamente più complessi da realizzare tanto che inizialmente ho pensato, sbagliando, ci fosse il supporto della cgi (qui il dietro le quinte dell'episodio 6). Forse solo l'ultimo episodio, quello che conclude la serie e che ci mostra cosa è accaduto dentro la stanza dalla porta rossa, l'ho trovato un pochino deludente per quel lieto fine troppo forzato. Non è abbastanza per rovinare una delle serie horror più interessanti ed eleganti degli ultimi anni, non perfetta perchè in alcuni punti secondo me si dilunga troppo, ma senz'altro coinvolgente e inquitante realizzata in maniera impeccabile.

The Haunting of Hill House si conclude ma c'è una seconda stagione chiamata The Haunting of Bly Manor, sempre realizzata da Mike Flanagan ma con altri interpetri e con un altra storia (una sorta di secondo capitolo di un'antologia dell'orrore) che ovviamente mi preparo a vedere.

Serie TV
Netflix
Horror
2019
venerdì, 1 settembre 2023
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Midnight Mass

Mike Flanagan

Midnight Mass è una serie horror creata e diretta da Mike Flanagan uscita su Netflix un paio di anni fa. Ne avevo sentito parlare bene, quindi, approfittando di una momentanea tregua dell'afa estiva, mi sono visto i sette episodi che compongono la serie.

La trama di Midnight Mass ruota attorno a una desolata isola di pescatori popolata da poco più di 100 persone la cui economia locale, a causa di un disastro ecologico di qualche anno prima, ha subito un notevole rallentamento. La vita monotona e disincantata della comunità, viene stravolta dall'arrivo di un giovane sacedote di nome Paul Hill (interpretato da Hamish Linklater) chiamato a sostituire l’anziano monsignor Pruitt, partito in pellegrinaggio per la Terra Santa. Insieme a lui, torna sull'isola anche Riley (Zach Gilford) dopo quattro anni trascorsi in prigione a causa di un omicidio stradale commesso in stato di ebbrezza. L’arrivo del nuovo sacerdote segna l'inizio di una serie di inspiegabili eventi e guarigioni miracolose  che porta l'intera comunità ad abbracciare un nuovo fervore religioso che si trasforma presto in fanatismo. Intanto nell'ombra una presenza oscura e misteriosa si aggira sull'isola.

La serie, sopratutto nei primi episodi, si distingue per il suo ritmo lento e contemplativo. I dialoghi sono numerosi, lunghi, ma anche intensi e ricchi di significato. Attraverso la lente del soprannaturale e dell'horror, la serie, oltre a portare alla luce l'oscurità che può emergere quando la fede si scontra con l'estremismo, affronta il tema della morte, invitando a una profonda contemplazione sulla fede, la redenzione e la natura umana. Nel finale si perde un pò ma tralasciando dei monologhi di troppo e un paio di cadute stilistiche (per esempio la "creatura" in chiesa con l'abito talare) nel complesso l'ho trovata abbastanza interessante.

Serie TV
Netflix
Horror
2021
giovedì, 27 luglio 2023
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From (stagione 1-2)

Eh niente, a distanza di una quindicina di anni ci sono ricascato.

From è una serie televisiva di genere horror-mistery soprannaturale che si può vedere in Italia sulla piattaforma streaming Paramount+. Al momento è composta da due stagioni (dieci episodi l'una) con una terza stagione in produzione.

La storia inizia con una famiglia in viaggio su un camper che facendo una deviazione dalla strada principale si ritrova in una piccola e sconosciuta cittadina nel mezzo degli Stati Uniti. La famigliola cerca di allontanarsi ma la strada li riporta sempre nello stesso punto. Tutti gli abitanti del paese hanno subito la loro stessa sorte, sono persone che arrivate in questa misteriosa cittadina ne sono rimaste intrappolate. Ma c’è di più. Al tramonto, lo sceriffo del paese (interpretato da Harold Perrinau, il Micheal di Lost) suona una campana per avvertire gli abitanti di ritirarsi nelle loro case. Questo perchè di notte delle mostruose creature con un diabolico ghigno escono dai boschi circostanti uccidendo tutti coloro che trovano all'esterno. Solo grazie a dei misteriosi talismani collocati all'interno delle abitazioni i mostri sono impossibilitati ad entrare senza esservi invitati.

Che dire, l'incipit è quello di Wayward Pines ma le analogie con questa serie si fermano qui. La vera similarità io l'ho trovata con Lost, e questo non è punto a suo favore. 
Breve inciso. Lost è stata una serie che ai tempi ho amato ma che mi ha lasciato una grande delusione. Non parlo solo del discusso finale, mi riferisco al fatto che tutto quel groviglio di misteri, segreti, colpi di scena, ed eventi inspiegabili, non erano funzionali alla storia ma solo degli espedienti per tenere alta l’attenzione del pubblico (il contrario di Dark dove lì invece tutti i pezzi del puzzle si sono incastrati alla perfezione). Fine dell'inciso.
In From ci sono tanti punti di somiglianza con Lost (e non è solo per l'attore protagonista e una coppia di produttori in comune) ma ci ho ritrovato anche dei temi cari a Stephen King (che in un tweet ha apprezzato la serie). La cittadina rurale senza nome è una sorta di escape room a cielo aperto dove i suoi abitanti, non solo si ritrovano costretti a difendersi dai mostri, dagli incubi e dalle loro più grandi paure, ma minati dalla paranoia, dalla diffidenza e dalla disperazione, cercano di risolvere tutta una serie di misteri che li possa condurre alla via di uscita.

La serie non spicca di originalità ma, a parte dei momenti di pausa (leggi relazioni stucchevoli tra alcuni protagonisti), tiene alta la tensione. Tutto sta nel capire come andrà a svilupparsi e a chiudere i tanti misteri presenti nella trama. Soffrendo della sindrome di Lost il timore di imbattermi in un altra boiata è dietro l'angolo.

Serie TV
Thriller
Horror
2022
2023
sabato, 22 gennaio 2022
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Archive 81

Serie thriller/horror prodotta da Netflix tratta da un podcast di grande successo negli Stati Uniti.
Dan, un ragazzo di New York specializzato nel recuperare vecchi nastri magnetici, viene contattato da una misteriosa azienda che gli offre un bel po' di soldi per restaurare una serie di videocassette, l'unico obbligo è quello che dovrà svolgere il suo lavoro in una villa isolata nei boschi. I nastri contengono la ricerca di un’antropologa, Melody, che nei primi anni ’90 stava realizzando un documentario, tramite videocamera, sulla storia di un condominio, conosciuto come Visser, al centro di alcune inquietanti leggende urbane. L'incarico è economicamente allettante e il ragazzo accetta ma, poco dopo essersi trasferito nella villa e aver visionato le cassette iniziano ad accadere degli strani e inquietanti eventi. 

La serie è composta da otto episodi, riuscendo fin da subito a catturare l'attenzione dello spettatore chiamato, insieme ai due protagonisti, a investigare e mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. E' una "storia nella storia" - ha molti riferimenti al ciclo di Chtulhu di Lovecraft, tracce di Rosemary Baby e al found footage alla The Ring - in cui assistiamo alla anomala "fusione" delle due vicende (quella di Dan nella villa e quella di Melody nel palazzo dell'East Village) nonostante queste siano collocate in periodi e luoghi diversi. Putroppo quando gran parte dei pezzi del puzzle vengono collocati al posto giusto e si ha un quadro completo, tutta la tensione svanisce e la serie, con il suo rassicurante spiegone, finisce per perdere mordente e non lasciare nulla.

Nonostate il finale aperto che ha lasciato il solito cliffhanger, la serie è stata cancellata e quindi non è prevista una seconda stagione.

Serie TV
Netflix
Horror
Mistero
2022

© , the is my oyster