
The Haunting of Hill House
Mike Flanagan
The Haunting of Hill House è una serie horror scritta e diretta da Mike Flanagan, prodotta e distribuita da Netflix nel 2018, e liberamente tratta dal romanzo di Shirley Jackson, L’incubo di Hill House del 1959 (in Italia noto anche come La casa degli invasati).
Ho recuperato questa serie solo di recente dopo aver letto i buoni commenti che circolavano in rete.
La storia è incentrata sui coniugi Hugh e Olivia Crain e i suoi cinque figli, Steven, Shirley, Theodora, Luke e Nell. Nell’estate del 1992 la famiglia Crain si trasferisce a Hill House con l'intenzione di ristrutturare l'mmensa villa gotica per poi venderla e farne un investimento. La casa però fin da subito appare infestata da presenze inquietanti, con Olivia e i figli più ricettivi che subiscono delle esperienze paranormali. Durante una notte la situazione degenera, Olivia si suicida in circostanze misteriose e Hugh scappa dalla casa portandosi dietro i suoi figli terrorizzati.
Trent'anni dopo ritroviamo i figli, ormai cresciuti, che si portano dietro, ognuno a suo modo, il trauma subito e l'elaborazione di un lutto rimasto incompreso. Steven, il fratello più grande, ha scritto un libro di successo su quanto accaduto a Hill House, la rigida Shirley gestisce insieme al marito un'impresa di onoranze funebri, Theo è una psicologa pediatrica che ha delle capacità psicometriche, Luke è un tossicodipendente squattrinato che ha trovato nell’eroina la sua unica via d’uscita, e infine Nell è una ragazza fragile e depressa che soffre di paralisi nel sonno, ossessionata da un lugubre spettro con il collo rotto, che fin da bambina chiama la donna dal collo storto. Quando uno dei fratelli Crain si suicida, il resto della famiglia si riunisce per commemorare la perdita e affrontare finalmente la verità su quanto accaduto a Hill House.
I primi episodi sono dedicati all'esplorazione delle personalità dei Crain e del loro rapporto con la casa alternandosi tra presente e passato. I singoli eventi si ripetono cambiando solo il punto di vista del protagonista mentre ci vengono mostrati i tasselli di un puzzle ancora poco definito. La serie ci mette un pò a carburare ma dal quinto episodio, forse uno dei più belli insieme al successivo, abbiamo la svolta con un finale davvero sconvolgente. Il sesto episodio, quello in cui dopo tanti anni si riunisce la famiglia Crain, è caratterizzato da una serie di lunghi piani sequenza che lo rendono uno degli episodi tecnicamente più complessi da realizzare tanto che inizialmente ho pensato, sbagliando, ci fosse il supporto della cgi (qui il dietro le quinte dell'episodio 6). Forse solo l'ultimo episodio, quello che conclude la serie e che ci mostra cosa è accaduto dentro la stanza dalla porta rossa, l'ho trovato un pochino deludente per quel lieto fine troppo forzato. Non è abbastanza per rovinare una delle serie horror più interessanti ed eleganti degli ultimi anni, non perfetta perchè in alcuni punti secondo me si dilunga troppo, ma senz'altro coinvolgente e inquitante realizzata in maniera impeccabile.
The Haunting of Hill House si conclude ma c'è una seconda stagione chiamata The Haunting of Bly Manor, sempre realizzata da Mike Flanagan ma con altri interpetri e con un altra storia (una sorta di secondo capitolo di un'antologia dell'orrore) che ovviamente mi preparo a vedere.
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