
The Haunting of Bly Manor
Mike Flanagan
The Haunting of Bly Manor è la seconda stagione della serie antologica "The Haunting", e può essere vista tranquillamente senza aver visto la prima stagione avendo trama, ambientazione e personaggi diversi. Ad accomunare le due stagioni ci sono gli attori e ovviamente il tema della "casa infestata".
The Haunting of Bly Manor è del 2020 ed è stata ideata da Mike Flanagan che però, a differenza di "Hill House" si presta alla regia solo nel primo episodio.
La storia è liberamente tratta dal famoso romanzo gotico Giro di vite (The Turn of the Screw) di Henry James e vede come protagonista una ragazza americana, Dani Clayton (Victoria Pedretti), trasferitasi da poco in Inghilterra per lasciarsi alle spalle un passato doloroso, che accetta di fare da educatrice e due bambini, Flora e Miles, rimasti orfani di entrambi i genitori. I due bambini dimorano nella magione di Bly, una grande casa in campagna, insieme alla governante Hannah Grose (T’Nia Miller), il cuoco Owen (Rahul Kohli) e la giardiniera Jamie (Amalia Eve). Fin da subito scopriamo che i due bambini nascondono qualcosa di inquietante e che la villa ospita i fantasmi del passato.
Rispetto a The Haunting of Hill House questa serie risulta sicuramente meno paurosa e "orrorifica". Si, è vero, c'è la Donna del Lago, il raccapriccante fantasma senza volto che di notte si aggira per le stanze del maniero (la cui origine ci viene raccontata nell'ottava puntata), ma il tratto distintivo di Bly Manor è il fatto di essere una serie più intima e romantica, potremmo definirla una storia d'amore (lo dice anche una delle protagoniste) in cui aleggia la falce della morte. Ottimi dialoghi, prova attoriale e profondità dei personaggi, anche se dal punto strettamente tecnico e qualitativo (regia, montaggio, fotografia) gli ho preferito Hill House. Il finale di Bly Manor invece mi ha innegabilmente coinvolto ed emozionato maggiormente. In tutti i modi si tratta di due ottime serie in cui Flanagan prendendo come spunto i grandi classici delle letteratura gotica dimostra la sua grande capacità di maneggiare l'orrore in tutta la sua affascinante potenza evocativa. E ora lo voglio vedere alle prese con Edgar Allan Poe!
Serie TV
Devs
Alex Garland
Serie di otto episodi scritta e diretta da Alex Garland (regista di Ex Machina, Annientamento/Annihilation) uscita nel 2020 ma ancora inedita in Italia.
Il genere potremmo definirlo una fantascienza filosofica che parla di tecnologia e libero arbitrio.
Una riflessione sul ruolo della tecnologia, sui limiti della scienza e sulla condizione umana.
La serie è ambientata in un prossimo futuro a San Francisco. Fuori città, in un parco immerso nel verde risiede una grande azienda tecnologica chiamata Amaya che ha al suo interno un dipartimento segreto chiamato Devs che si occupa di fisica quantistica e che ha [spoiler] sviluppato un computer con un altissima capacità di calcolo capace di vedere il passato e prevedere il futuro [/spoiler]. Un giorno, un programmatore che era riuscito a entrare nel dipartimento scompare misteriosamente e la sua compagna iniza a indagare scoprendo che la sua scomparsa ha a che fare proprio con Devs e con il capo della azienda, Forest, un uomo tormentato dalla perdita della figlia, convinto sostenitore del determinismo, la teoria secondo la quale nel mondo nulla avviene per caso e che tutto accade secondo rapporti di causa ed effetto.
Questa serie conferma di come Alex Garland sia lo sceneggiatore/regista di fantascienza più interessante del momento. Un opera complessa, lenta e celebrale che fa riflettere.