
Noesis
Clock DVA
Arrivo tardi per segnalare questo disco uscito nel 2023 che segna il ritorno di un gruppo storico della scena industrial britannica.
Adi Newton è la mente dietro i Clock Dva che insieme ai Cabaret Voltaire e i Throbbing Gristle ha partecipato nei primissimi anni ottanta a quella sferzante ondata sperimentale che combinava il post-punk con la musica industriale emergente.
Dopo un paio di album e una serie di cambiamenti nella formazione, Newton ricostituisce i Clock DVA alla fine degli anni '80 facendo uscire "Buried Dreams", un album che segna una svolta verso un suono più accessibile, contradistinto da una elettronica dai suoni cupi e ambient che tocca temi cyberpunk e tecnologie emergenti.
A distanza di trent'anni, Adi Newton insieme a Maurizio 'TeZ' Martinucci, artista che usa le nuove tecnologie come strumenti di esplorazione audiovisive, pubblica Noesis, album che si distingue dall'accurato packaging e che nella versione CD contiene quattro tracce in più. Il disco riprende il discorso lasciato in sospeso proiettandolo in un futuro in cui l'intelligenza artificiale rischia di disumanizzare la produzione musicale.
Il disco alterna brani dark ambient dalle ritmiche techno industriali con la voce "narrante" di Newton che affronta il lato oscuro delle nuove tecnologie. Un viaggio cinematico futuribile e visionario di grande spessore. Bentornato.

Parquet
Sparkles & Mud
Consigliatomi dalla nona amica, ascolto con interesse questo album molto particolare.
Sono nove tracce, tutte strumentali, in cui si utilizza basso, batteria, chitarre elettriche e poco altro, per creare dei lunghi e ripetivi pattern sonori simile all'elettronica e alla techno che danno vita a dei pezzi fortemente ritmati in cui emergono di tanto in tanto elementi noise e post-punk.
I tizi sono dei francesi e mi pare che questo sia il loro album di esordio. Non male.
Musica
This Stupid World
Yo La Tengo
Ammetto di conoscere poco della carriera ultra ventennale dei Yo La Tengo ma visto che il loro ultimo album viene riportato in numerose classifiche di fine anno decido di dargli un ascolto.
Decisamente interessante. Pezzi indie psichedelici, che per certi versi mi hanno ricordato i Velvet Underground, intervallati da delle ottime ballate - in Alestine la presenza di Nico è quasi inquietante.
Brani preferiti: Sinatra Drive Breakdown, la suite di apertura, Fall Out, l'ottimo singolo, e sopratutto Miles Away, la traccia che chiude l'album, uno shoegazer onirico e notturno che si discosta nettamente dagli altri pezzi del disco.
Musica
Chalk
Conditions
Non so neanche come ci sono arrivato ma questo disco mi ha catturato. Il genere è un post punk molto tirato ed è suonato da un gruppo di Belfast che recentemente ha pubblicato il suo primo EP "Conditions".
Le sonorità richiamano molto gli anni novanta e i cinque brani che compongono l'ep hanno quasi tutte una linea ritmica ossessiva, potente con chitarre sporche, rumorose, quasi hardcore. A sentire questa tempesta di energia distorta non posso fare a meno di pensare a quanto sarebbe elettrizzante ascoltare questi pezzi dal vivo.
Brani preferiti Asking e Conditions.
Musica
The Harmony Codex
Steven Wilson

I Inside The Old Year Dying
P J Harvey
Ma quanto sono affezionato a questa ragazza (peraltro mia coetanea)?
L'utimo album di Polly è un gioiello che brilla di una luce scura e ammaliante, dolce e ruvido alla stesso tempo. Rispetto agli ultimi dischi, la parte rock, ritmica e rumorosa si attenua lasciando spazio a dei brani folk, molto più intimi, misteriosi e intensi, dove la compositrice inglese ci regala una sorta di raccolta di poesie in musica. Questo disco è un abbraccio caldo ed emotivamente coinvolgente.
Mi sa che mi è piaciuto.
Curiosità: Alcuni testi sono cantati in un inglese aulico e si riallacciano a Orlam, il romanzo in versi pubblicato l'anno scorso.
Brani preferiti: Tutti.
Musica
Everything Is Alive
Slowdive
Tornati nel 2017 dopo vent’anni di inattività, gli Slowdive, gruppo di punta della scena shoegazer e dream-pop degli anni novanta, hanno da poco pubblicato un nuovo album.
Rispetto al precedente che non mi aveva colpito più di tanto, Everything Is Alive fin dalla prima traccia (la notevole Shanty che si dipana tra una minimale elettronica e un postrock alla Mogwai) lascia decisamente il segno. Pattern arpeggiati anche per l'accattivante Chained To A Cloud, mentre brani come Prayer Remembered e Andalucia Plays mi hanno riportato alle ballate malinconiche dei migliori Cure di Robert Smith. Ottimo anche il singolo Kisses supportato da un videoclip girato interamente a Napoli e The Slab, la traccia che conclude l'albo e che si perde in uno stratificato loop sonoro che pare infinito.
Everything Is Alive è un disco intimo, notturno e accogliente. Nulla di nuovo e originale ma relegato al suo contesto credo sia uno dei migliori dischi dreampop di questi ultimi anni.
Musica
O Monolith
Squid
Secondo album degli inglesi Squid uscito da poche settimane dopo l'ottimo esordio di un paio di anni fa.
Già ascoltando il brano di apertura capiamo che ci troviamo di fronte a qualcosa di difficile catalogazione. Elettronica, garage punk, art rock, new wave, progressive, jazz. C'è davvero un po' di tutto, un incrocio tra i Radiohead, i Talking Heads e i King Crimson con i brani che partono in un modo e spesso finiscono per prendere un altra direzione in un crescendo di fiati, chitarre distorte e rumore alienante.
Brani preferiti Siphon Song, The Blades, e la funkeggiante Undergrowth.

The Waeve
The Waeve
Graham Coxon, ex chitarrista dei Blur, insieme a Rose Elinor Dougall, cantautrice inglese che ha alle spalle trascorsi nel gruppo indie pop tutto al femminile The Pippetes, danno vita a un album molto interessante.
Coxon e la Dougall si conoscono nel 2020 ad un concerto di beneficenza. Scatta la scintilla e oltre a iniziare a scrivere delle canzoni insieme, i due diventano una coppia e, da un paio di anni, genitori di due figli.
Nel 2023 esce The Waeve, il loro progetto musicale. I due si intendono a meraviglia e l'album si ascolta con piacere. A parte una paio di pezzi vigorosi, come l'ottimo singolo Kill My Again e Someone Up There, si tratta per lo più di sofisticate e malinconiche ballate indie in cui Coxon, oltre a suonare tutti gli strumenti e ad alternarsi alla voce con la Dougall, si diletta a suonare il sassofono (in alcuni casi con fraseggi melodici alla Bowie, in altri con virtuosimi alla Coltrane). Ottimo Can i call you, il brano che apre l'album e che inizia come un canzone folk per poi trasformarsi in un pezzo a metà tra i King Krimson e il Krautrock. Undine è un lentone riconducibile agli ultimi Portishead, Drowning è un pezzo psichedelico molto cinematografico mentre Alone e Free parte come un pezzo alla Twin Peaks per poi ricordare i Pink Floyd di Confortably Numb.
Un disco indie-rock molto elegante e raffinato.
Musica
Spira
Daniela Pes
Album d'esordio per Daniela Pes, cantante e musicista sarda, prodotta da Iosonouncane.
Il disco è incentrato sulle esecuzioni vocali (cantate in una lingua inesistente) su tessuti elettronici e chitarre che produce un effetto straniante ma anche atmosfere evocative e ipnotiche, capaci di creare una tensione sospesa tra sogno e realtà.
Disco bellissimo.
Brani preferiti Carme, Illa Sera, e Arca.

Stereo Mind Game
Daughter
Quarto album uscito nel 2023 degli inglesi Daugher (Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella) per la mitica 4AD.
Un dream pop onirico, accogliente e cinematografico.
Pezzo preferito "Be On Your Way", il singolo, ma anche "Party" e "Swim Back".