martedì, 7 novembre 2023

The Harmony Codex
Steven Wilson
Da ragazzino mi sono avvicinato alla musica con il rock progressive. Ascoltavo i soliti "mostri sacri" che non vi sto a elencare. Negli anni novanta, in pieno grunge, apprezzavo molto i Porcupine Tree, che ho visto un paio di volte in concerto. Mente del gruppo era Steven Wilson, poliedrico musicista inglese, che da qualche anno ha intrapreso una sua prolifica carriera da solista.
"The Harmony Codex" è il suo ultimo disco, un progressive aggiornato con elettronica minimale che per coloro che non amano il genere potrebbe sembrare molto manieristico. L'album non è male. Tolti alcuni brani che sembrano la brutta copia dei Genesis di Phil Collins (quindi la brutta copia della brutta copia), ci sono alcuni pezzi interessanti, tipo Actual Brutal Facts che sembra un incrocio tra i Massive Attack e i NIN, la lunga Impossible Tightrope che è una cavalcata prog alla vecchia maniera e sopratutto la pinkfloydiana The Harmony Codex, la traccia che da il titolo all'intero album, un lungo pezzo ipnotico e suggestivo, quasi una sorta di viaggio lisergico edulcorato con tanto di voce femmile narrante alla Blade Runner.
Musica
Progressive-rock
2023