
Pearl
di Ti West
Pearl di Ti West del 2022 è il sequel di X: A Sexy Horror Story e fa parte di una trilogia che si conclude con Maxxxine, film del 2024.
Uscito da poco in Italia in streaming e home video, quindi senza passare per le sale, il film prodotto come il precedente dalla A24 (sempre loro) è ambientato durante gli anni della Prima Guerra mondiale e racconta la storia di Pearl - che in X: A Sexy Horror Story era una donna anziana - sempre interpretata dalla brava Mia Goth che qui è accreditata anche come co-sceneggiatrice.
Texas, 1918. Pearl è una giovane ragazza che vive in una fattoria dove si occupa del padre paraplegico insieme a sua madre, una donna di origini tedesche severa e autoritaria. La ragazza sogna di diventare una ballerina famosa e vivere una vita affascinante come quella dei film. I suoi sogni però si scontrano con la realtà, la madre, infelice e depressa, invece di incoraggiarla la riporta alle sue manzioni quotidiane e ai suoi doveri. Mentre attende con poca pazienza il ritorno del giovane marito andato in guerra, Pearl, sentendosi in gabbia, sviluppa un profondo odio per quella vita uccidendo una papera che poi da in pasto a un alligatore. Quando una compagnia di ballo organizza un’audizione che si terrà in città, Pearl decide di partecipare, con la speranza di iniziare una nuova vita nel mondo dello spettacolo. Nessuno può ostacolarla, né la madre, né il padre né il marito che l'ha abbandonata. E' disposta a tutto pur di inseguire il suo sogno, anche a uccidere e a rivelare il suo folle lato diabolico.
Pearl a livello di sceneggiatura dice poco, nel senso che avendo visto X sappiamo già dove va a finire. I punti di forza del film sono altri, la messa in scena e l'interpretazione della protagonista. Sulla regia, l'allestimento scenografico e la fotografia, West e i suoi collaboratori hanno fatto un ottimo lavoro ricostruendo un film in technicolor dai colori saturi e il sapore vintage. Visivamente il film si ispira ai vecchi film della Disney e ai musical degli anni cinquanta citando apertamente la Dorothy del Mago di Oz (vedi l'incontro con lo spaventapasseri ma anche la madre/strega). Sono toni quasi fiabeschi che si contrappongono nettamente con la follia della protagonista e la sua furia omicida. L'altra aspetto positivo di Pearl è la grande prova di Mia Goth che regge l'intero film fino al lungo e graffiante monologo che sfocia in una prolungata e forzata risata sotto i titoli di coda, prima che si spengano la luce dei riflettori.
Aspettando Maxxxine, Pearl l'ho preferito a X.
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