
Preferisco l'ascensore!
di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor
Noto per le sue straordinarie abilità acrobatiche, Harold Lloyd è stato uno dei pionieri del cinema comico muto statunitense, le cosidette slapstick comedy, accanto a icone come Charlie Chaplin e Buster Keaton.
Il suo film più conosciuto è Preferisco l'ascensore! (Safety Last) del 1923 noto per la famosa scena in cui il protagonista si trova sospeso nel vuoto mentre tenta di aggrapparsi alle lancette di un orologio di un grattacielo.
La trama vede Harold, un giovane ambizioso che si trasferisce in città per fare fortuna e dimostrare il suo valore alla fidanzata, interpretata da Mildred Davis. Dopo una serie di divertenti equivoci e situazioni comiche nel grande magazzino dove lavora, Harold si ritrova coinvolto in una campagna pubblicitaria che lo vede arrampicarsi sulla facciata di un grattacielo, culminando in quella che è considerata una delle sequenze più iconiche della storia del cinema.
Il film ha una storia un pò banale ma presenta delle gag divertenti combinando umorismo, abilità acrobatica e suspense. Harold Lloyd, con i suoi occhiali rotondi e il viso da bravo ragazzo - gli autori di Superman si sono ispirati a lui nel creare Clark Kent - rappresenta l'uomo comune che affronta con coraggio e ingegno le sfide quotidiane.
L'aspetto tecnico è sicuramente la parte più interessante del film perche senza particolari effetti speciali ma solo con l'ingegno, lo studio delle inquadrature e le spericolate acrobazie di Lloyd, l'arrampicata sul grattacielo con sotto la strada trafficata appare ancora oggi davvero realistica.
Un classico della comicità muta.
Film
Il gobbo di Notre Dame (film 1923)
di Wallace Worsley
Proseguendo la mia visione dei film muti degli anni venti, arrivo in America, negli studi della Universal, dove nel 1922 viene prodotto "Il gobbo di Notre Dame", un adattamento del celebre romanzo di Victor Hugo. Diretto da Wallace Worsley e con Lon Chaney nel ruolo di Quasimodo, questo film, sia per l'ambiziosa produzione che per la qualità della sua realizzazione, rappresenta uno dei primi kolossal dell'epoca.
Il film racconta la tragica storia di Quasimodo, il campanaro deforme della cattedrale di Notre Dame, e del suo amore non corrisposto per la bella zingara Esmeralda (interpretata da Patsy Ruth Miller) che è solita danzare davanti alla grande cattedrale. Non ho mai letto il romanzo di Hugo - ho visto in libreria una lussuosa edizione illustrata ma la sua mole e il prezzo al momento mi ha allontanato dall'acquistarlo - ma pare che questa versione cinematografica si discosti dal libro e sia decisamente troppo romanzata, soprattutto nel finale, optando per un classico lieto fine hollywoodiano.
Nonostante le buone ambientazioni gotiche, personalmente la pellicola non mi ha convinto del tutto. Sicuramente, il fatto che sia un film muto e che per seguire la storia bisogna leggere i dialoghi dei protagonisti nelle didascalie, non mi ha aiutato, ma in certi momenti la noia ha avuto il sopravvento e ho fatto quasi fatica a finirlo. Peraltro ho visto pure una versione ricolorata e con una colonna sonora moderna che ho recuperato su YouTube. L'interpretazione di Chaney rimane una delle poche cose che si salvano, grazie alla sua incredibile performance e la capacità di rendere visibile sullo schermo la sofferenza e l'umanità del personaggio.
Un classico che merita comunque di essere visto, soprattutto per gli appassionati del cinema muto e delle storie gotiche. Alla fine il Quasimodo di Chaney si può considerare il primo "mostro" dello storico filone fantastico-horror della Universal, aprendo la strada ai futuri successi del genere.