
M3gan
di Gerard Johnstone
Prodotto dalla Blumhouse e diretto da Gerard Johnstone, al secondo lungometraggio dopo Housebound del 2014, M3gan è un thriller horror del 2022 che rielabora, attualizzando, il genere legato alle bambole assassine.
Dopo aver perso i genitori, la giovane Cady viene affidata alla zia Gemma, (Allison Williams), un ingegnere che lavora per una grossa società di giocattoli di ultima generazione e che nel tempo libero ha realizzato M3gan, il prototipo di un robot con sembianze umane prodotto dall’intelligenza artificiale. Troppo presa dal suo lavoro e inadatta a occuparsi della nipote, Gemma decide di affiancarle M3gan che in breve tempo diventa, oltre che una educatrice, una vera amica per Cady. Mentre l'azienda di Gemma sembra entusiasta della rivoluzionaria bambola ed è pronta a lanciarla sul mercato, M3gan inizia a diventare sempre più morbosa nei confronti della bambina distaccandosi in maniera inquietante dal controllo dei suoi creatori.
Il tema dell'Intelligenza Artificiale e la tecnologia che si ribella è un argomento che nel cinema è già stato ampiamente esplorato fin dai tempi di Hal 9000. Quindi cosa dice di nuovo questo film? Poco, se non quello che l'AI fa ormai parte del nostro presente e che ci stiamo sempre di più affidando alle macchine. L'intenzione degli autori non è quella di fornire uno spunto di riflessione oppure di sorprendere con una trama articolata, anche perchè fin dalle scene iniziali sappiamo dove si andrà a parare, bensì di dare al proprio pubblico - un pubblico giovane catturato sui social dal balletto di M3gan à-la Mercoledì subito diventato virale - il prodotto che vuole vedere. Semplicemente. Un film di intrattenimento senza troppe pretese a metà strada tra Annabelle e Terminator che potrebbe essere uscito da una delle recenti stagioni di Black Mirror. Probabilmente diventerà un franchising.