
Lockdown Tower
di Guillaume Nicloux
Guillaume Nicloux è un regista, scrittore, sceneggiatore e attore francese che ha diretto e sceneggiato numerosi film e scritto svariati romanzi.
Riconosco di non essere un grande patito del cinema francese ma io prima di questo film non avevo la minima idea della sua esistenza.
Mi sono avvicinato a questo film incuriosito nel leggere l'incipit della trama.
Eccola. Gli inquilini di un grande palazzone popolare della periferia parigina una mattina si svegliano e scoprono che una spessa nebbia nera avvolge tutte le finestre e le porte dell'edificio, una coltre nera che divora qualsiasi cosa e chiunque tenti di attraversarla. Intrappolati all’interno senza possibilità di uscire per procurarsi da mangiare o riuscire a comunicare con il resto del mondo (internet, cellulare e televisione sono inaccessibili), gli inquilini, per sopravvivere, si organizzano in gruppi - prevalentemente legati alla razza e all'etnia - cercando con la violenza di prevalere l'uno sull'altro. Trascorrono settimane, mesi, addirittura anni e dopo aver esaurito gli animali domestici, gli abitanti sopravissuti sempre più simili a bestie abbandonati ai propri istinti [spoiler on] finiscono per nutrirsi della propra prole [spoiler off] perdendo ogni tipo di umanità in quella che è una cruda e vertiginosa discesa negli inferi di un animo umano nero come la pece.
L'idea di partenza è interessante ma viene abbondonata immediatamente. L'elemento soprannaturale della nebbia è solo un pretesto per descrivere l'orrore della natura umana e le devastanti conseguenze di questo lockdown forzato (il film è stato scritto durante la pandemia). A parte le evidenti analogie con "Il Condominio" di J.G.Ballard e sopratutto con il romanzo "Il Drive-In" di Joe R. Lansdale, il film ha una buona tensione ed è dotato di un atmosfera inquietante e claustrofobica. La fotografia giallognola contribuisce a renderlo sudicio, marcio e sgradevole. Per il resto non c'è nessun approfondimento psicologico dei personaggi e tutto si riduce a essere una estenuante lotta di sopravvivenza tra i diversi clan che danno sfogo a una primordiale ferocia.
Un film in cui il nulla si trova nella natura umana. Abbastanza ostico.