
Batman: Il lungo Halloween
Jeph Loeb, Tim Sale
Batman: Il lungo Halloween è considerata una delle graphic novel più importanti del Cavaliere Oscuro. Il volume - io ho quello pubblicato dalla Lion nel 2010 ma in tempi recenti ne sono uscite diverse edizioni - si compone di tredici capitoli usciti negli Stati Uniti nell'omonima miniserie del 1997.
Gli autori sono lo scrittore Jeph Loeb e il disegnatore Tim Sale che insieme hanno realizzato alcune delle migliori storie della DC Comics e della Marvel.
La storia si svolge subito dopo gli eventi di Batman: Anno Uno di Frank Miller, quindi durante i primi anni di carriera di Batman, e vede il nostro protagonista allearsi con il capitano della polizia James Gordon e il procuratore distrettuale Harvey Dent (destinato a diventare Due Facce, uno dei più temibili nemici dell'Uomo Pipistrello) contro la criminalità organizzata capitanata dal boss della malavita Carmine Falcone. Batman e i suoi alleati inoltre si ritrovano a fermare un misterioso serial killer che si fa chiamare Holiday che partendo dal giorno di Halloween ha preso di mira proprio la famiglia Falcone compiendo i suoi omicidi durante i giorni festivi. Ogni capitolo del fumetto rappresenta un mese dell'anno e una festività.
Jeph Loeb, che in passato ha lavorato nel cinema, omaggia in maniera esplicita la saga de Il Padrino di Francis Ford Coppola attraverso le illustrazioni di Tim Sale il cui stile distintivo si manifesta con ombre profonde, linee decise e una palette di colori che accentuano il tono cupo e noir della narrazione.
Non è tutto perfetto perchè tra colpi di scena, sospetti e rivelazioni alcune cose non sempre sembrano tornare però si tratta indubbiamente di un'opera unica e affascinante che combina abilmente azione, dramma e suspense. Una lettura essenziale per i fan di Batman e dei fumetti in generale.

Batman: Anno Uno
Frank Miller, David Mazzucchelli
Sebbene sia cresciuto con i fumetti dell'Uomo Ragno e dei supereroi della Marvel pubblicati in Italia negli anni settanta dalla Editoriale Corno, il personaggio a fumetti che più di ogni altri ho sempre trovato affascinante è Batman, il vigilante oscuro e misterioso della Dc Comics.
Creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1939 sulle pagine di Detective Comics #27, Batman, nel corso degli anni, ha subito diversi cambiamenti e trasformazioni per adattarsi ai mutamenti dei gusti del pubblico e rimanere al passo con i tempi. A metà degli anni ottanta la DC Comics mise in atto quella che ad oggi è considerata l'opera di rilancio e svecchiamento dei suoi personaggi più significativa. Batman venne affidato a Frank Miller, all'epoca l'autore più importante del panorama fumettistico statunitense, che si era già fatto notare per un acclamato ciclo di storie sul personaggio di Daredevil della Marvel e sopratutto per aver raccontato gli ultimi giorni di Batman nel capolavoro fumettistico "Il ritorno del Cavaliere Oscuro". A differenza di quest'ultima graphic-novel, in Anno Uno il compito di Frank Miller era quello di riscrivere le origini di Batman per renderle più attuali e moderne. Per questa storia Miller preferì occuparsi solo della sceneggiatura affidando i disegni a David Mazzucchelli, un disegnatore con cui aveva già collaborato in "Daredevil: Rinascita" della Marvel, dal tocco decisamente noir.
Batman: Anno Uno viene serializzata a partire dal febbraio 1987 nei numeri #404-407 di Batman, una delle principali serie regolari del personaggio, allo scopo di rivitalizzare la testata che all'epoca aveva avuto un calo significativo delle vendite. E' inutile dire che fu un successo e che in solo quattro episodi la coppia Miller/Mazucchelli fu capace di redifinire gli standard stilistici ed estetici dell'Uomo Pipistrello dando vita a una vera pietra miliare del fumetto americano.
Se oggi qualcuno mi chiedesse un consiglio su un fumetto con cui iniziare a leggere Batman, senza esitazioni gli suggerirei Batman: Anno Uno.
La storia vede il ricco ereditiero Bruce Wayne tornare a Gotham City dopo anni trascorsi all'estero ad addestrarsi fisicamente e mentalmente per combattere il crimine. Il ricordo della perdita dei suoi genitori - uccisi in una rapina quando era bambino - è ancora vivido e Bruce smania di intraprendere la sua missione di vendetta e affermarsi come vigilante scegliendo il pipistrello come simbolo che possa incutere terrore nei criminali. Parallelamente arriva in città il tenente James Gordon, insieme a sua moglie Barbara incinta del suo primo figlio, determinato a ristabilire la legalità in una città infestata dalla criminalità, dalla malavita organizzata e dalla corruzione dilagante, anche nello stesso dipartimento di polizia. In questo scenario le strade di Batman e James Gordon si incontrano e, dopo una prima diffidenza, i due decidono di stringere un alleanza e lavorare insieme per combattere la crescente minaccia dei criminali che dominano Gotham City.
Batman: Anno Uno è un vero è proprio gioiello, un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti di Batman e dei fumetti in generale che a distanza di anni conserva intatta tutta la sua potenza espressiva. Peraltro il fumetto è stata la fonte di ispirazione per il primo film di Christopher Nolan dedicato a Batman.
Io mi sono riletto questa storia in un bel volume pubblicato una decina di anni fa dalla Lion che contiene una introduzione di Miller e dei bozzetti di Mazzucchelli. In Italia la storia è stata presentata per la prima volta nel 1990 in due albi brossurati allegati alla rivista Corto Maltese che io conservo gelosamente nella mia libreria.
Nelle prossime settimane la Panini farà uscire una edizione economica in formato tascabile. Potrebbe essere l'occasione giusta per chi non lo abbia ancora letto.