
La maschera del demonio
di Mario Bava
La maschera del demonio del 1960 è considerato un vero è proprio cultmovie del genere, uno dei primi horror gotici italiani (il primo è i Vampiri di Riccardo Freda del 1957).
É il primo film (accreditato) di Mario Bava - apprezzato regista da critici e cineasti (Lynch, Burton, Carpenter, Scorsese) ma poco conosciuto al grande pubblico - che prima di questo lungometraggio aveva lavorato per anni nel cinema occupandosi di scenografia, effetti speciali e fotografia.
Il soggetto è ispirato al racconto Vij di Nicolai Vasilevic Gogol.
Verso la fine dell'ottocento, due incauti viaggiatori sono costretti a fermarsi nelle steppe russe a causa di un incidente alla loro carrozza. Si ritrovano nei pressi di un castello e si addentrano in una cripta dove, involontariamente, causano il risveglio di una strega suppliziata duecento anni prima. Questo evento da il via a numerosi omicidi con la strega che cerca vendetta e vuole impadronirsi del corpo della pronipote identica a lei.
L'inglese Barbara Steele interpreta il doppio ruolo di protagonista. É la strega, demoniaca e affascinante, ed è la sua pronipote, angelica e innocente. É proprio con questo film, capace di mettere in risalto la sua oscura bellezza, che la Steele inizia a lavorare in numerose pellicole di genere diventando in breve tempo la dark lady di tutti gli appassionati dell'horror movie del periodo.
Interamente girato in un bianco e nero molto contrastato, il film, a livello di storia, sceneggiatura e dialoghi è piuttosto semplice, quello che più colpisce, anche rivedendolo oggi, è l'aspetto tecnico e qualitativo dell'opera, ovviamente collocandolo nel periodo storico in cui è stato realizzato e al budget limitato di cui disponeva. La scenografia e la fotografia di Bava lasciano a bocca aperta, se pensiamo che gran parte del film è stato realizzato negli studi. Gli effetti speciali sono artigianali ma all'avanguardia per l'epoca (vedi il volto della protagonista che invecchia in un unica ripresa) e la regia è curata con degli interessanti tagli e piani sequenza. La maschera del demonio è dotato di un atmosfera gotica visivamente potente e dalla grande estetica, quasi espressionista, che lo colloca a pieno diritto come cultmovie del genere horror.