OYSTERBOX

  • Concerti
  • Film
  • Fumetti
  • Libri
  • Musica
  • Serie TV
  • Teatro
  • Tecnologia

oyster
Contatti
Tutte le categorie
Film × 1988 ×
    • login
sabato, 7 settembre 2024
...

Beetlejuice

di Tim Burton

Prima del "temuto" sequel mi sono voluto rivedere per l'ennesima volta Beetlejuice, il secondo film di Tim Burton uscito nel 1988. Non «mi sganascio dalle risate tutte le porche volte che me lo vado a rivedere», come dice lo "spiritello porcello" riferito all'Esorcista quando elenca le sue referenze, ma con tutte le sue ingenuità e imperfezioni rimane una delle pellicole di Burton a cui sono più legato.

La trama vede una giovane coppia, i Maitland (Geena Davis e Alec Baldwin), trovare la morte in un incidente automobilistico. Dopo la loro morte, i due scoprono di essere diventati fantasmi intrappolati nella loro casa di campagna. Quando una famiglia eccentrica, i Deitz, si trasferisce nella loro abitazione, i Maitland cercano disperatamente di spaventarli per farli andare via, ma senza successo. Disperati, i Maitland si rivolgono a Beetlejuice (Michael Keaton), un caotico e sboccato bio-esorcista specializzato nello spaventare i vivi. Tuttavia, la sua presenza si rivela molto più caotica e pericolosa del previsto. Nel frattempo, la figlia adolescente dei Deitz, Lydia (Winona Ryder), una ragazza dark affascinata dalla morte, stringe un legame con i fantasmi, diventando la chiave per risolvere il caos scatenato da Beetlejuice.

Commedia nera, ironica e stravagante, Beetlejuice è il film che definisce lo stile unico e inconfondibile di Tim Burton, un perfetto equilibrio di umorismo macabro e fantasia fiabesca, fatto di scenari gotici, amosfere surreali, e personaggi eccentrici. Considerato un vero è proprio cult dell'epoca, Beetlejuice è il film dove emerge per la prima volta, in tutta la sua potenza, l'immaginario visivo e narrativo che renderà Burton uno degli autori più iconici del cinema moderno.
Nonostante alcune incongruenze narrative, Beetlejuice rappresenta forse il film più spontaneo ed eccentrico di Burton, quello più fresco e divertente (insieme a Mars Attack). Il mondo dell'aldilà è tanto burocratico quanto surreale, con creature grottesche e uffici labirintici che ricordano l’estetica espressionista. E' una celebrazione della fantasia sfrenata del regista capace di fondere il gotico con il pop e il dark con i colori brillanti.
Vincitore di un Oscar per il miglior make-up, gli effetti speciali utilizzati da Burton sono squisitamente artigianali. Il trucco prostetico, combinato con l'uso creativo della stop-motion, uno dei suoi grandi amori, richiama il fascino delle pellicole del passato. Un esempio è nella scena finale, quella in cui la testa di Keaton si riduce sino a divenire minuscola, in cui Burton omaggia addirittura Georges Mélies, pioniere del cinema fantastico e dell'effetto speciale cinematografico.
Ottimo Michael Keaton, con la sua interpretazione folle e irriverente del bio-esorcista, e una giovane Winona Ryder - all'epoca fu amore a prima vista - nel ruolo di Lydia, la giovane dark intrappolata tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Ryder, alla sua prima grande interpretazione, rappresenta la musa perfetta per Burton, incarnando quell’anima gotica che sarebbe diventata uno dei tratti distintivi del regista.
Tim Burton è uno dei registi che ha plasmato profondamente il mio immaginario cinematografico. Purtroppo negli ultimi anni i suoi film non mi hanno entusiasmato. Speriamo bene con il sequel.

Film
Commedia
Horror
USA
1988
Retrospettiva
lunedì, 26 agosto 2024
...

Hellbound - Hellraiser II

di Tony Randel

"Hellbound: Hellraiser II" (in Italia è stato aggiunto il sottotitolo "Prigionieri dell'Inferno") è il seguito del capolavoro horror "Hellraiser" di Clive Barker. Uscito nel 1988 tra mille difficoltà produttive, il film, diretto da Tony Randel e scritto da Barker insieme a Peter Atkins, riparte esattamente da dove il primo film si era interrotto, ampliando il terrificante universo dei Cenobiti e spingendo ulteriormente i limiti del macabro.

Kirsty Cotton (Ashley Laurence), sconvolta dagli eventi del primo film, si ritrova ricoverata in un ospedale psichiatrico sotto le cure del dottor Channard (Kenneth Cranham). La ragazza cerca di convincere i medici dell’esistenza dei Cenobiti e della loro dimensione infernale ma si scontra con la loro apparente diffidenza e incredulità. In realtà scopriamo che Channard è un chirurgo sadico ossessionato dal mondo dei Cenobiti, che, dopo aver riportato in vita Julia (Clare Higgins), utilizza Tiffany (Imogen Boorman), una bambina esperta nel risolvere enigmi, per aprire un varco verso la dimensione infernale, trascinando Kirsty e Tiffany in un mondo di terrore estremo e indicibile.

"Hellbound" è un’opera coraggiosa, disturbante e visionaria. Degno seguito del suo predecessore, il film ha il merito di distinguersi esplorando nuovi territori sia narrativi che visivi. Pur mantenendo gli elementi splatter e gore che avevano caratterizzato il primo film di Barker, in "Hellbound" la componente sessuale si attenua, spostandosi nella seconda parte verso un fantasy onirico e delirante - a metà strada tra Labyrinth e gli incubi di Nightmare - per rappresentare la dimensione infernale dei Cenobiti. Un luogo di perversione rappresentato come un labirinto di strapiombi geometrici e deliri architettonici ispirati alle opere di Escher, dove realtà e incubo si fondono in un’esplosione disturbante ma al tempo stesso affascinante.
Quando ho visto per la prima volta questo film, probabilmente di notte su Rai 3, ne rimasi sconvolto per la sua potenza visionaria. Rivedendolo oggi purtroppo escono fuori tutti i limiti di una regia poco convincente e di una sceneggiatura confusionaria. Nonostante tutto per me questo film continua a esercitare un fascino oscuro, capace di catturare e inquietare come poche altre opere del genere.

Film
Horror
1988
USA
UK
Retrospettiva

© , the is my oyster