
Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune)
di Georges Méliès
Le Voyage dans la Lune del 1902 è un cortometraggio realizzato da Georges Méliès che viene considerato uno dei primi film realizzati della storia del cinema. Con una durata di circa quindici minuti, questo cortometraggio muto e in bianco e nero (anche se esistono versioni colorate) è sicuramente il primo film di fantascienza, e, per il periodo storico, rappresenta un capolavoro di innovazione tecnica e immaginazione narrativa.
La trama, ispirata dai romanzi di Jules Verne e H.G. Wells, segue un gruppo di astronomi che costruiscono un razzo e intraprendono un viaggio avventuroso verso la luna. Una volta arrivati sulla superfice lunare il gruppo viene catturato dagli abitanti del pianeta, rappresentati come degli indigeni, ma riescono a scappare e a ritornare sulla terra. Una delle scene più iconiche del cinema mondiale è l'atterraggio del razzo, che si schianta nell'occhio antropomorfo della luna, un’immagine che è diventata un vero e proprio simbolo della settima arte.
George Méliès, illusionista e prestigiatore parigino, rimase così affascinato dall'invenzione della cinepresa dei fratelli Lumière nel 1892, che rispetto ai primi corti dell'epoca - la ripresa dell'arrivo di un treno alla stazione, un bambino che gioca con una lente di ingrandimento, e in genere spezzoni di vita quotidiana - fu il primo a utilizzare questa invenzione in modo del tutto innovativo e creativo.
Le Voyage dans la Lune non è il primo dei suoi corti, ne ha realizzati più di un centinaio - tra questi Le manoir du diable del 1896 che viene considerato il primo film dell'orrore della storia del cinema - ma sicuramente è il film più significativo di Georges Méliès in quanto contiene tutti quei trucchi cinematografici che per l'epoca erano rivoluzionari. E' il cinema delle attrazioni in cui Méliès usa per la prima volta sovrapposizioni, dissolvenze e tecniche di stop-motion per creare effetti visivi con l'intento di sorprendere il pubblico dell'epoca. Il design scenografico è altrettanto impressionante, con fondali dipinti a mano e costumi elaborati che contribuiscono a un'atmosfera fantastica e onirica.
Il film non si limita a essere un esercizio di stile tecnico ma ha una sua struttura narrativa ben definita. Una storia che, nella sua semplicità e un forte legame con la performance teatrale umoristica, apre la strada allo sviluppo del cinema come mezzo di narrazione visiva.
Prima opera cinematografica a conoscere un successo mondiale, questo piccolo capolavoro oggi apprezzato da cinefili e amatori del genere, ha il merito di essere il capostipite di un genere che proprio con questo film ha mosso i suoi primi passi.
Per chi fosse interessato consiglio la visione del film Hugo Cabret di Martin Scorsese che in parte racconta la creazione e il montaggio del film, descrivendo la genialità e l'innovazione di Georges Méliès.