
Il dittatore dello stato libero di Bananas
di Woody Allen
Secondo film di Woody Allen in qualità di regista, Il dittatore dello stato libero di Bananas (in originale semplicemente Bananas) è una commedia satirica che intreccia assurdo e politica scritta da Allen insieme all'amico d'infanzia Mickey Rose.
La storia vede come protagonista Fielding Mellish (interpretato da Woody Allen), un giovane impacciato e imbranato che lavora come collaudatore di brevetti per una compagnia industriale. Un giorno incontra Nancy (Louise Lasser), una giovane attivista politica, e inizia con lei una relazione. Tuttavia, quando Nancy lo lascia perché lo ritiene immaturo e incapace di impegnarsi seriamente nelle questioni che le stanno a cuore, Fielding decide di dimostrarle il contrario. Nel tentativo di riconquistare l'ex fidanzata, Fielding si reca nello stato latino-americano di Bananas, un paese fittizio che è caduto sotto la dittatura militare del generale Vargas. Qui, tra una serie di eventi assurdi e tragicomici, viene catturato dai ribelli e, dopo rocambolesche peripezie, finisce addirittura a capo del nuovo governo rivoluzionario.
Il film è una satira al limite del demenziale sui totalitarismi e le ideologie estreme. Anche se non tutte le gag sono riuscite, alcune scene rimangono memorabili, come l'addestramento dei rivoluzionari, il sogno delle croci che litigano per il parcheggio e l'improbabile discorso al popolo del piccolo stato latino-americano. L’umorismo di Allen è spesso più buffo che brillante, e in molte scene si rifà alle comiche del muto. Tuttavia, riesce a strappare risate grazie a un ritmo scoppiettante e a trovate geniali, come la dichiarazione di nuove assurde leggi dello Stato, tra cui il celebre decreto che impone a tutti di indossare la biancheria intima sopra i vestiti.
Numerose sono le citazioni cinematografiche. La scena del collaudo ricorda l'episodio della macchina che nutre gli operai in Tempi Moderni di Chaplin, mentre la carrozzina che precipita da una scalinata è un evidente omaggio alla celebre sequenza de La corazzata Potëmkin di Ejzenštejn, da noi resa celebre dalla parodia di Paolo Villaggio in Fantozzi. In una delle scene ambientate nella metropolitana, compare persino un giovane Sylvester Stallone, che interpreta uno dei teppisti.
In questo film la comicità di Woody Allen è fatta di gag e situazioni al limite del demenziale, ma nello scambio di battute con Louise Lasser (che all'epoca era la sua ex moglie) già si intravedono i primi segni della sua ironia sofisticata e intellettuale che diventerà distintiva nelle sue opere successive.