
Loro
Roberto Cotroneo
Ho appena finito di leggermi "Loro", romanzo di Roberto Cotroneo pubblicato da Neri Pozza. Si tratta di una "ghost story" con derive psicologiche ambientato in una villa nei dintorni di Roma.
Il romanzo è stutturato come un memoriale scritto dalla protagonista. Nell’estate del 2018 Margherita, una giovane donna che ha da poco abbandonato gli studi di medicina, accetta un lavoro come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una villa immersa in un parco lussureggiante. La villa è stata progettata da un celebre architetto ed è composta da pareti di vetro che permette a coloro che stanno all'interno di guardare all'esterno ma anche di essere osservati da fuori. Il compito di Margherita è quello di occuparsi delle gemelle Lucrezia e Lavinia, due bambine di sei anni identiche, educate e vivaci. La prima ama suonare il pianoforte, la seconda invece adora l’equitazione. La padrona di casa, Alessandra Brandi, la accoglie in questa casa da sogno, spiegandogli che le gemelle hanno un carattere complesso, sono molto indipendenti e comunicano tra di loro attraverso dei codici tendendo a escludere gli altri. Margherita non si lascia intimorire e animata da entusiasmo, inizia a integrarsi facendo conoscenza con il resto del personale tra cui Gaetano, un burbero giardiniere dal passato misterioso, Giulia, un assistente tutto fare, e Angelina, l’anziana governante. Il padre delle bambine, Umberto, un affascinante uomo d'affari, si trova spesso fuori per lavoro ma nei fine settimana viene a stare con la famiglia. Inizialmente tutto sembra andare bene, ma quando Margherita, durante una passeggiata nel bosco, si ritrova nei pressi di un tempietto dedicato a Ecate, l'apparizione dei precedenti proprietari della villa, morti in circostanze violente, la fa precipitare nell'angoscia e nella disperazione. Improvvisamente tutti nella villa sembrano nascondere inquietanti segreti, in particolar modo le gemelle, che sembrano avere legami misteriosi con queste presenze terrificanti e portano Margherita a dubitare della sua stessa sanità mentale, spingendola sempre più a fondo in un incubo da cui sembra impossibile uscire.
In un crescendo di suspense, il romanzo conduce il lettore verso un finale inaspettato, lasciando Margherita e il lettore a interrogarsi su ciò che è veramente accaduto in quella misteriosa villa.
"Loro" è un chiaro omaggio alla tradizione gotica e alla grande letteratura del passato. Una storia di fantasmi che richiama alla mente il "Giro di vite" di Henry James, sia per l'ambientazione che per la narrazione in prima persona attraverso un diario postumo. Questa scelta narrativa consente a Cotroneo di giocare con la percezione della realtà, creando un costante senso di ambiguità che tiene il lettore in bilico tra il reale e l'irreale. La bravura dello scrittore è quella di mischiare le carte e portarci a credere a una verità che viene poi capovolta nel finale. Come nel film "The Others" di Alejandro Amenábar, anche in questo romanzo niente è come sembra e quello che si vuole vedere serve solo a nascondere una verità troppo dolorosa da accettare. Un libro scorrevole, armonico, scritto molto bene, forse un po' prevedibile per chi è abituato al genere ma che consiglio a chi ama le atmosfere gotiche e i romanzi che esplorano i meandri più oscuri della psiche umana.
Libri
Pupille
Luigi Musolino
Luigi Musolino è un giovane scrittore piemontese noto soprattutto per le sue opere nel genere horror e weird. Pupille è un racconto di un centinaio di pagine, o poco meno, che viene pubblicato da Zona 42, piccola casa editrice legata alla fantascienza e "altre meraviglie", uscito in un volumetto tascabile nel 2021.
Pupille è una favola nera ambientata a Idrasca, un paese immaginario del piemonte in cui l'autore è solito ambientare le sue storie.
Il Signore della Polvere, una creatura ancestrale più antica dell’uomo, vive nel seminterrato di una scuola elementare. Stanco della sua solitudine e invidioso della spensieratezza dei bambini, un giorno li attira uno ad uno nello scantinato, per leggergli un libro che racconta tutte le brutture del mondo e aprire i loro occhi sulle tenebre del futuro. Da quel momento in poi i bambini iniziano a comportarsi in maniera strana e inquietante, mettendo in apprensione i loro genitori, e sconvolgendo la routine della placida comunità.
“Sono piena di occhi, mamma. Sono pieno di pupille dentro, papà”
Pupille racconta l'angoscia dei genitori nel momento in cui i loro bambini, preso coscienza di un futuro privo di speranza in cui l'umanità è destinata al collasso, chiedono con smarrimento: “perché ci avete generato?”
Scritto con uno stile a metà tra fiaba e racconto horror, Pupille è un libro disturbante in cui la metafora degli occhi che mostrano la "verità" - accettata dai bambini ma respinta dai genitori - viene rappresentata in maniera efficace e con un forte impatto emotivo. Il racconto è scritto davvero bene e si legge tutto di un fiato. L'ho apprezzato cosi tanto che appena terminato ho subito ordinato il libro antologico "Un buio diverso" dello stesso autore.