
Il mago di Oz
di Victor Fleming
Un classico del cinema che ho fatto vedere a mio figlio di sei anni (io l'avevo visto per la prima volta tre o quattro decenni fa).
Tratto dal romanzo Il meraviglioso mago di Oz del 1900 - primo di quattordici libri della saga dedicata a Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum - Il mago di Oz è diretto da Victor Fleming ed esce nelle sale statunitensi nel 1939 (in Italia uscirà una decina di anni più tardi).
Protagonista è Dorothy (Judy Garland), una giovane di sedici anni che abita con gli zii in una fattoria del Kansas, che a seguito di un violento tornado finisce in un mondo colorato e magico. Gli abitanti del villaggio, i Mastichini, la acclamano come eroina. La sua casa è atterrata sopra la strega dell'est, uccidendola e liberando i piccoli abitanti dalla sua tirannia. La sorella della vittima, la strega dell'ovest, vuole però vendicarsi e impossessarsi delle scarpette rosse che Dorothy ha ricevuto come ricompensa. Terrorizzata dalla megera e desiderosa di tornare a casa, la ragazza chiede consiglio alla strega buona, che le suggerisce di rivolgersi al potente Mago di Oz. Inizia così il suo viaggio verso la città di Smeraldo durante il quale incontra e fa amicizia con uno spaventapasseri, alla ricerca di un cervello, un uomo di latta, alla ricerca di un cuore, e un leone codardo, alla ricerca del coraggio.
Vincitrice di due oscar tra cui miglior canzone per Over the rainbow, Il Mago di Oz è un classico senza tempo, un fantasy/musical con una produzione, una scenografia ed effetti speciali decisamente avanti per l'epoca (il film ha più di ottant'anni).
Geniale l'idea che la realtà sia girata in bianco e nero virato in seppia mentre il mondo di OZ è in un tecnicolor con colori saturi e realistici.
Non amo i musical (a parte rari casi) quindi personalmente le parti cantate le avrei saltate volentieri.
Il Mago di Oz è entrato a far parte della cultura pop e con il tempo è diventato fonte di ispirazione per numerosi registi a venire (vedi il post seguente). Tuttavia fin dall'inizio il film è stato al centro di numerosi casi spiacevoli che le fecero guadagnare il titolo di film maledetto (repentini cambi di sceneggiatori e attori) e critiche sui metodi poco ortossi della produzione (Judy Garland, allora minorenne, fu costretta ad assumere delle anfetamine per dimagrire, e gli attori a sopportare trucchi e costumi che in alcuni casi hanno provocato gravi rischi alla loro incolumità). Tutto questo, negli anni a seguire, non ha fatto altro che alimentare a numerose leggende metropolitane come quella di un nano che si sarebbe impiccato sul set durante le riprese.
Ho scoperto che qualche folle si è divertito a sincronizzare l'intero film con The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd per evidenziare come sembrano fatti apposta per essere riprodotti insieme. Simpatico ma parecchio forzato.
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