
Where the Devil Roams
di Adam's Family
Toby Poser e John Adams, insieme alle figlie Lulu e Zelda Adams, sono una famiglia assai particolare. Tutti insieme, ormai da qualche anno, autoproducono dei film dell'orrore indipendenti occupandosi da soli dell'intero processo creativo e realizzativo. In California hanno aperto una piccola casa di produzione cinematografica, la Wonder Wheel Production, e con ridotte disponibilità economiche ma uniti da una grande passione hanno realizzato diverse pellicole facendo tutto da soli: dalla sceneggiatura alla regia, dal montaggio alla recitazione. Ah, ovviamente scrivono pure la musica, ci mancherebbe. Hanno un gruppo musicale, anzi due, i Kid Kalifornia e gli H6LLB6ND6R, fanno un specie di punk rock di facile presa in cui John scrive, suona e produce mentre le donne si dilettano a cantare a turno o tutti insieme. Non so voi, ma a me la storia di questa singolare famiglia mi esalta parecchio.
La famiglia Adams (con una sola "d" mi raccomando) al momento ha realizzato sette lungometraggi ed è al lavoro su altri due. Mi pare che nessuno dei loro film sia stato distribuito in Italia. Pubblico e critica considera Hellbender del 2021 la loro prova migliore. Io ho recuperato in rete il loro film più recente, Where the Devil Roams del 2023, e di questo mi accingo a parlare.
Negli anni trenta, negli anni della depressione statunitense, Maggie (Toby Poser), il marito Seven (John Adams) e la figlia Eve (Zelda Adams) si esibiscono in un circo locale ottenenendo uno scarso successo. Eve, che durante lo spettacolo canta ma poi è praticamente muta, scopre che Mr. Tibbs, la stella del circo, fa uso della magia nera per eseguire la sua raccapricciante esibizione. La ragazza decide di rubare il suo segreto condannando la sua famiglia a un lento declino.
Il film è parecchio strano, insolito e originale. Uno splatter alla Rob Zombie, con tanto di arti mozzati e corpi in putrefazione, ma più onirico e celebrale. Meno accessibile rispetto a tanti altri film di genere, quasi come se l'aspetto commerciale venga messo in secondo piano, il film degli Adams ha i suoi tempi e, secondo me, alcune lacune nella sceneggiatura. La parte del viaggio in cui Maggie, quasi in ogni tappa, scatena la sua follia omicida mentre la figlia benda il padre, rimasto traumatizzato dalla guerra, per evitargli l'attacco di panico alla vista del sangue, francamente non l'ho capita. Sì, stanno cercando di sportarsi in un altra città per cercare fortuna, ma il tutto mi è sembrato parecchio forzato e girato solo per cambiare location e mostrare la violenza di Maggie. Quello che più sorprende, sapendo che il film è un autoproduzione e ha avuto un budget limitato, è l'aspetto tecnico e artistico. Where the Devil Roams ha una potenza visiva davvero sbalorditiva che omaggia il "Freaks" di Browning e in genere i film horror degli anni trenta con uno stile retrò ma allo stesso tempo attuale. Molto incisiva anche la musica - ma visto le inclinazioni degli Adams non mi sorprende - che fa da giusto contrasto alle immagini in un connubio ai confini del videoclip. La famiglia Adams ha delle potenzialità, senza ombra di dubbio, forse pagano il fatto di essere a briglie sciolte, ma questo a lungo andare potrebbe rivelarsi il loro tratto distintivo. Nonostante tutto vi stimo.
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