
The Witch
di Robert Eggers
The Witch del 2016 è l'esordio alla regia di Robert Eggers.
Premiato al Sundance Film Festival per la miglior regia, The Witch viene considerato dai critici e dagli appassionati del genere il miglior horror degli anni dieci.
La storia è ambienta intorno al 1600 nel New England e narra di una famiglia puritana, ossessionata da Dio e dalla religione che, dopo essere stata cacciata dalla comunità in cui viveva, decide di trasferirsi vicino a un bosco e costruirsi una fattoria. La famiglia, composta da una coppia e i loro cinque figli, alleva le capre e coltiva il terreno ma nonostante il duro lavoro riesce a stento a sopravvivere. Un giorno Thomasin, la figlia maggiore, mentre gioca a fare il gioco del cucù con il fratellino più piccolo, si copre un momento gli occhi e quando li riapre il bimbo misteriosamente sparisce. È l'inizio della tragedia in cui la famiglia lentamente perde la fede e la speranza trovando l'uno nell'altro il peccato e il male.
The Witch è un horror insolito, molto particolare, sicuramente non rivolto a un pubblico che si aspetta jumpscare o scene che provocano uno spavento improvviso. Il film ha i suoi tempi, può sembrare lento perché gioca molto sui silenzi e la sospensione. È un film pervaso da una crescente tensione che nel finale sfocia in una opprimente angoscia.
Gli attori sono tutti molto bravi e perfetti nel loro ruolo.Tra tutti spicca la bellissima Anya Taylor-Joy, che interpreta Thomasin, la quale esprime con naturalezza quell'ingenua sensualità di una ragazzina che sta diventando donna favorendo disagio, invidia e una tensione repressiva negli altri componenti della famiglia.
Il punto di forza di questo film è però la regia, le scenografie e la fotografia. I colori sono tetri, desaturati (solo il sangue ha un rosso vivido) mentre l'illuminazione e la composizione di alcune inquadrature mi hanno ricordato i quadri del Caravaggio o dei pittori fiamminghi. Innegabilmente è un film davvero bello da vedere, di una regia che trasmette un senso di disagio e una continua tensione emotiva
È un film molto simbolico che si presta a diverse interpretazioni.
Da rivedere, più e più volte anche perchè Eggers lavora molto sulle immagini. Davvero un ottimo film.
Robert Eggers è entrato a far parte dei miei registi preferiti tanto che ho recuperato su YouTube anche i suoi primi cortometraggi: Hansel and Gretel del 2007, rivisitazione della classica fiaba dei fratelli Grimm come se fosse girato negli anni venti del secolo scorso, The Tell-Tale Heart del 2008, uno dei migliori adattamenti di un racconto di Edgar Allan Poe, e infine Brothers del 2015 che potremmo definire il cortometraggio preparatorio a The Witch.