
Idles
Tangk
Ho provato sin dal primo album a farmeli piacere ma la musica sporca, aggressiva e urlata a squarciagola da Joe Talbot, non mi ha mai preso più di tanto.
L'ultimo disco degli Idles, gruppo di Bristol che incarna la ribellione (post) punk di questi anni, si discosta un pochino dai precedenti, forse perchè meno ruvido e un pò più variegato.
Ecco quindi che tra pezzi "cafoni" come Hall & Oates e quelli da pogo sfrenato come Gratitude e Gift Horse, che sembrano essere messi lì per accontentare i fan ed essere suonati dal vivo, ci sono brani che ho trovato molto più interessanti come la "radioheadiana" Pop pop pop - si sente la mano di Nigel Godrich che produce il disco, l'accorata ballata Roy e sopratutto Grace, quello che reputo il pezzo più bello dell'album.
Ovviamente il mio giudizio è limitato alla musica e alla sensazione che mi trasmette. Salvo alcuni casi non approfondisco i testi delle canzoni che ascolto e quindi nel caso degli Idles, i cui testi e le tematiche affrontate mi dicono avere uno spessore rilevante, la mia valutazione è sicuramente parziale.