
Prendi i soldi e scappa
di Woody Allen
Ammetto di non essere mai stato un grande appassionato di Woody Allen. In passato ho visto alcuni suoi film - non tutti perché la sua produzione è vastissima - e anche se alcuni li ho trovati divertenti alla fine il suo umorismo celebrale e verboso non mi ha mai preso più di tanto. Voglio dargli un altra occasione iniziando da quello che può considerarsi il suo primo film.
Quando nel 1969 esce Prendi i soldi e scappa, negli Stati Uniti, Woody Allen è già un comico popolare che da tempo si esibisce nei locali e in televisione, scrive sceneggiature, monologhi e ha già recitato in un paio di film.
Il primo lungometraggio diretto e interpretato da Woody Allen è girato come se fosse un documentario, alternando interviste fittizie a una sequenza di gag che si susseguono una dopo l'altra, per raccontare la storia di Virgil Starkwell, una ragazzo timido e maldestro che decide di intraprendere una carriera criminale compiendo bislacche rapine che puntualmente si rivelano disastrose e che lo portano in prigione da dove cerca in tutti i modi di evadere.
Nonostante dal punto di vista tecnico e della regia si vede che siamo alle prime armi, il personaggio di Woody Allen appare già definito mostrando tutti i tic e le nevrosi del perdente psicotico che il regista newyorchese svilupperà abilmente nei successivi film. La storia in realtà non esiste ed è in funzione delle esileranti gag e della comicità surreale al limite del demenziale. Ovviamente non tutte le gag sono riuscite, anche perchè sono davvero tante, ma quelle riuscite sono parecchio divertenti.