
Late Night with the Devil
di Cameron Cairnes, Colin Cairnes
Late Night With the Devil è un film horror soprannaturale del 2024 scritto e diretto da Cameron e Colin Cairnes, due giovani registi australiani.
Negli Stati Uniti il film sta riscuotendo un inaspettato successo a fronte del budget limitato con cui è stato realizzato - parliamo sempre di numeri relativi a un prodotto di nicchia - e sui social, ancora prima di essere distribuito in Italia, sta facendo parlare molto di sé.
Il film è girato con la tecnica del found footage e ci viene presentato come il documentario di una puntata di un talk show televisivo americano degli anni settanta con tanto di scene dietro le quinte che approfondiscono gli avvenimenti.
Jack Delroy (David Dastmalchian) è il conduttore di Night Owls, un talk show notturno che da anni fa concorrenza al noto programma televisivo di Johnny Carson senza però essere mai riuscito a superarlo negli ascolti. Tornato in televisione da poco a seguito della morte di sua moglie, Delroy, insieme ai suoi produttori, sta cercando disperatamente di risollevare le sorti dello spettacolo per fronteggiare un improvviso calo di ascolti. Nella notte di Halloween del 1977 si decide di fare una puntata a tema invitando degli ospiti legati al paranormale. Tra questi troviamo un medium in grado di parlare coi morti, uno scettico prestigiatore esperto di truffe, e sopratutto una parapsicologa nonchè autrice del libro "Conversations With The Devil" che ha preso in affidamento la giovane Lily, unica sopravissuta al suicidio di massa di una setta satanica adoratrice del demone Abraxas. La dottoressa spiega che la bambina è in grado di comunicare con l'entità che ora vive dentro di lei e che Lily chiama Mr. Wriggles. Nonostante le resistenze della dottoressa, Jack spinge la bambina posseduta a manifestare il suo demone per poter parlare in diretta televisiva con il diavolo in persona.
Il film prende spunto da Ghostwatch, un lungometraggio trasmesso dalla BBC la notte di Halloween del 1992 girato come se fosse un programma televisivo in cui si racconta la storia di una casa infestata. Il film provocò numerosi disagi e denunce tra gli spettatori convinti di stare assistendo a un vero programma in diretta.
Nei film horror la tecnica del found footage è un sottogenere che fin dai tempi di Blair Witch Project (ma sopratutto di Cannibal Holocaust di Deodato) è stato ampiamente trattato, ma il film dei fratelli Cairnes, oltre all'ottima ricostruzione scenografica ed estetica del periodo storico, ha il merito di lanciare un forte messaggio contro la tv del dolore e il sensazionalismo dei media utili solo a creare audience.
Pur mantenendo un sottile senso dell'umorismo, il film trasmette una suggestiva tensione - sopratutto quando entra in scena la bambina che risulta inquietante ancora prima di manifestare la sua possessione - sfociando in un finale decisamente splatter e spiccatamente psichedelico.
Mi sarebbe piaciuto un approfondimento sugli "scheletri nell'armadio" del protagonista e del suo rapporto con la moglie, ma probabilmente mi è sfuggito qualcosa. In tutti i modi, tralasciando tutte le polemiche sul fatto che è stata usata l'intelligenza artificiale per generare un paio di cartelli, ho trovato questo film assai coinvolgente con un espediente narrativo originale applicato a un genere abbastanza inflazionato.