
Foglie al vento
di Aki Kaurismäki
Sono fuori dalla mia comfort zone ma ogni tanto mi piace farmi persuadere e vedere qualcosa di diverso.
"Foglie al vento" è una malinconica storia d'amore di Aki Kaurismäki, apprezzato regista finlandese, che con questo film ha vinto il Premio della Giuria alla scorsa 76° edizione del Festival di Cannes.
In quella che sembra essere una grigia città dell'europa dell'est alla fine degli anni ottanta - ma in realtà la storia è ambientata nel presente dal momento che ci sono i bollettini della recente invasione russa dell'Ucraina - due anime solitarie vivono la loro vita precaria ai margini della società. Ansa (Alma Pöysti) è una donna sola che lavora in un supermercato dove viene presto licenziata per aver portato a casa un prodotto alimentare scaduto destinato al macero. Holappa (Jussi Vatanen) invece è un operaio metalmeccanico, altrettanto solo, mite e col vizio dell'alcol che viene pure lui licenziato dopo essere stato scoperto a bere durante il turno di lavoro. Una sera i due si incontrano in un locale di karaoke dove si scambiano un timido sguardo senza parlarsi. Un paio di giorni dopo Holappa incontra casualmente Ansa invitandola a vedere un film al cinema. All'uscita la donna gli lascia un pezzetto di carta con il suo numero di telefono ma l'uomo distrattamente se lo perde. I due si cercano, si trovano, e si perdono nuovamente, venendo trascinate come foglie al vento in una serie di casualità, imprevisti e malintesi che sembrano impedirgli di uscire dal loro triste isolamento esistenziale e raggiungere la felicità.
Foglie al vento è una storia d'amore che nasce dall'incontro di due solitudini. Un film semplice e poetico che si distingue per i pochi dialoghi, una trama minimale, e la forte malinconia dei due protagonisti. La forza espressiva dei loro sguardi vuoti ci racconta con estrema delicatezza un mondo respingente, grigio e degradato. Ci sono dei cenni di umorismo qua e là ma è la malinconia a farla da padrone. I lunghi silenzi vengono riempiti da una colonna sonora composta da canzoni che parlano di solitudine e di un disperato bisogno di amore. Tra queste c'è ne una - qui il link - suonata e cantata da due sorelle finlandesi, si fanno chiamare Maustetytöt. La canzone spicca perchè inserita nel contesto del film è di una tristezza così sconfortante da diventare quasi grottesca. Tante le citazioni come per esempio nel finale in cui viene celebrata la famosa camminata di Charlot in "Tempi Moderni".
Quando la semplicità diventa arte.