
Dune
Frank Herbert
In procinto di vedermi al cinema la seconda parte di Dune e affascinato dalle varie vicissitudini sulla sua passata trasposizione sul grande schermo mi sono letto il romanzo di Frank Herbert. La grande sorpresa è che sono riuscito a leggermi seicento pagine in un paio di giorni. Neanche nei miei tempi migliori di lettore.
Dune del 1965 è il primo dei sei romanzi della saga di Herbert poi proseguita alla sua morte dal figlio Brian Patrick.
Siamo nell'anno 10191, la storia è ambientata sul pianeta Arrakis, soprannominato Dune, un pianeta inospitabile composto prevalentemente di sabbia su cui si trova una particolare spezia chiamata mélange, una vera e propria droga che oltre a produrre effetti allucinogeni a chi la consuma rappresenta la più grande risorsa per l'economia dell'intera galassia. Arrakis è abitato dai Fremen, il popolo nomade autoctone riconoscibile dalla colorazione blu dell’iride (dovuto al grande consumo del mélange), gli unici in grado di cavalcare i giganteschi vermi delle sabbie e di sopravvivere nel deserto grazie a delle speciali tute distillanti. Per via della spezia il controllo del pianeta è conteso dalle Grandi Casate che governano con sistema feudale la galassia sotto il potere dell'Imperatore Padishah Shaddam IV. Quando il Duca Leto, della dinastia degli Atreides, succede agli Harkonnen nel governo di Arrakis, quest'ultimi attaccano gli Atreides compiendo una vera e propria strage. Gli unici sopravissuti sono il giovane Paul Atraides, il figlio del Duca Leto, e sua madre Jessica della sorellanza del Bene Gesserit, un ordine mistico religioso che segretamente manipola la linea genetica delle diverse casate al fine di dare vita a una sorta di messia dagli straordinari poteri. Il giovane Paul sembra avere tutti i requisiti per diventare l'eletto, il Kwisatz Haderach, ma prima, forte dell'addestramento ricevuto dai suoi maestri di armi, vuole vendicarsi dei nemici Harkonnen grazie all'aiuto dei Fremen che lo hanno accolto come il loro salvatore, il messia leggendario che li guiderà alla salvezza.
In questo classico della letteratura fantascientifica Frank Herbert ha dato vita a un complesso e dettagliato universo immaginario con la sua storia, i suoi popoli e le sue tradizioni. I personaggi si muovono tra giochi di potere, intrighi e tradimenti mentre il protagonista compie la sua evoluzione acquisendo la consapevolezza nel ruolo di messia, guerriero e liberatore.
Nel romanzo di Herbert il messaggio politico e socio-culturale è abbastanza chiaro, quello che più sorprende e quanto questi temi siano più che mai attuali. I Fremen, un popolo dai tratti medio-orientali in comunione con l'ambiente, ovvero l'arido deserto in cui sopravvivono, viene perennemente oppresso dalle varie casate del colonialismo imperiale che accecata dai propri interessi depreda il territorio per prendere la spezia, la risorsa energetica che fa muovere il mondo.
La religione è un altro tema fondamentale di Dune, un misto di credenze popolari ed esoterismo che sposta le masse e indirizza segretamente i vertici di potere. La figura messainica di Muad'dib, il nome di battaglia scelto da Paul Atreides, è un messia di natura decisamente islamica, è il salvatore di un popolo descritto da secoli nella profezia. Ma la religione di Dune è tutta la femminile ed è rappresentata dalla Sorellanza del Bene Gesserit. Le Reverende Madri, una sorta di "streghe" che hanno acquisto dalle capacità psico-fisiche superiori e dei poteri soprannaturali, ordiscono segretamente piani e macchinazioni muovendo i nobili dell'impero, gli uomini al comando, come se fossere i pezzi di una scacchiera, riuscendo, attraverso un intricato sistema di manipolazione genetica, a fare accoppiare i discendenti delle varie casate al fine di generare l'eletto che porterà pace ed equilibrio nell'universo. Furbe queste donne.
Un altro elemento che rende il libro di Herbert parecchio attuale è il fatto che il futuro di Dune sia arretrato, per certi versi quasi medievale. La fantascienza di Dune è una fantascienza involuta sul piano tecnologico. Nell'universo di Dune non esistano computer ed elementi tecnologici particolarmente innovativi e questa particolarità ha contribuito a rendere il libro meno datato di quanto sarebbe stato oggi se fosse stato pieno di dettagli tecnologici proiettati al futuro all'epoca della sua stesura.
L'unica vera difficoltà che ho riscontrato nel leggere Dune è stata all'inizio. Quando mi sono ritrovato di fronte a una minuziosa descrizione di luoghi sconosciuti, personaggi dai nomi complicati e termini difficili e complessi derivanti da vocaboli arabi distorti. È stata la stessa difficoltà che ho avuto due paia di decenni fa, quando, dopo il ciclo della fondazione di Asimov, mi ero timidamente approcciato a Dune abbandonandolo dopo i primi capitoli. In realtà preso confidenza con la terminologia il libro risulta molto scorrevole e affascinante. Sicuramente il fatto di aver visto, anche recentemente, la prima parte del film di Villeneuve (la versione di Lynch ormai non me la ricordo più ma a questo punto me la vorrei rivedere) mi ha aiutato e facilitato nella sua lettura.
Ora capisco perchè Herbert intendeva fare causa a George Lucas. Le analogie tra Dune e Star Wars sono davvero tante e non riguardano solo l'ambientazione e la struttura della storia.
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