
Prossima fermata: l'inferno
di Ryuhei Kitamura
Prossima fermata: L’Inferno (The Midnight Meat Train) è un film horror del 2008 tratto dal racconto di Clive Barker conosciuto in Italia come "Macelleria Mobile di Mezzanotte", uno dei suoi racconti più celebri pubblicato nell'antologico "Libri di Sangue".
Diretto dal regista giapponese Ryuhei Kitamura, il film, nonostante abbia un cast di livello, ha avuto una produzione travagliata e una pessima distribuzione negli Stati Uniti. In Italia è uscito direttamente in homevideo con un titolo decisamente osceno (ma mantenere l'evocativo titolo tradotto in italiano da Tullio Dobner non era meglio?).
Riguardo la produzione, Clive Barker, che oltre ad aver scritto il soggetto è uno dei produttori, al tempo si lamentò con i vertici della Lionsgate per il trattamento riservato a questo film convinto che un giorno gli appassionati del genere l'avrebbero apprezzato vedendolo in dvd o in televisione. Ammetto che se recentemente non avessi riletto Barker documentandomi sulle trasposizioni cinematografiche delle sue opere probabilmente questo film me lo sarei perso. Sarebbe stato un peccato.
La trama vede come protagonista Leon Kauffmann (Bradley Cooper), un fotografo di New York che cerca di realizzare un servizio sulla vita notturna della città. Durante una delle sue uscite notturne, Leon si imbatte in Mohagany (Vinnie Jones), un misterioso e inquietante individuo che si aggira per la metropolitana. Quando scopre che Mohagany in realtà è un serial killer responsabile di una serie di omicidi brutali, Leon diventa ossessionato nel cercare di svelare il mistero dietro questi orribili crimini.
Il film funziona ed è abbastanza fedele al racconto di Barker. Tra smembramenti, occhi che escono dalle orbite, dacapitazioni e gente appesa a ganci di macelleria, la pellicola non lesina sulle scene di sangue e violenza. Alcuni effetti potrebbero risultare un pò artificiosi a causa di una CGI troppa invasiva ma alla fine contribuiscono a generare delle sequenze splatter visivamente interessanti e disturbanti (ovviamente per gli amanti del genere gore). Buona anche la regia di Kitamura che riesce a creare un'atmosfera di tensione costante. Le scene nella metropolitana, in particolare, sono intrise di un senso di claustrofobia e pericolo imminente. Ottimo Vinnie Jones nel ruolo del silenzioso serial killer/macellaio meno convincente Bradley Cooper nella parte del protagonista e particolarmente fastidiosa l'attrice Leslie Bibb, la compagna del fotografo, che prima cazzia il suo compagno per la sua ossessione e poi decide di introdursi nella casa del serial killer per recuperare la macchina fotografica. Probabilmente il fatto di non averlo visto in lingua originale me lo ha un pò penalizzato.
Alla fine è un film da recuperare, non privo di difetti ma che si lascia vedere e offre agli amanti del cinema horror un ottimo intrattenimento a base di sangue, violenza e colpi di scena.
Film