
Lives Outgrown
Beth Gibbons
Beth Gibbons, nota per essere stata la cantante dei Portishead con i quali ha realizzato dei veri e propri capolavori, ha da poco pubblicato il suo primo album da solista, Lives Outgrown.
Fa un pò strano pensare che a parte alcune collaborazioni in trent’anni di carriera questo sia il primo album a suo nome.
Lives Outgrown ha avuto undici anni di gestazione, un periodo durante il quale l'autrice inglese ha vissuto dei lutti, accarezzando il mutamento della vita, i limiti del proprio corpo e la triste consapevolezza della inevitabile mortalità. Un momento della vita in cui immaginare il futuro non provoca più le stesse emozioni e in cui prevale una maggiore propensione alla propria accettazione.
L'album è abbastanza cupo e, come giusto che sia, non ha richiami ai Portishead. Non saprei neanche classificarlo in un genere, diciamo un folk post-rock molto stratificato. C'è la sua voce inconfondibile è questo basta già a farmelo apprezzare. I dieci brani che compongono l'album sono belli e intensi, ma come un buon vino bisogna farlo decantare. Sicuramente ha bisogno di tempo e di molti ascolti. Un disco intimo e malinconico.
Al momento mi piacciono molto Floating on a Moment, Lost Changes, vagamente pinkfloydiano, e sopratutto l'evocativo pezzo che chiude l'album, Whispering Love.