
The Raven That Refused To Sing (And Other Stories)
Steven Wilson
Musicalmente parlando, il rock progressive è stato il mio primo grande amore. Avevo tredici, quattordici anni e sul mio primo giradischi (quello vero non il mangiadischi arancione fosforescente che avevo da bambino su cui ascoltavo i 45 giri dei Bee Gees e Donna Summer) giravano i Genesis, Yes, King Crimson, ELP, Pink Floyd. Poi è venuto il post punk e la new wave e ha spazzato via tutto, ma questa è un altra storia.
Steven Wilson è stato il leader e la mente dei Porcupine Three, gruppo progressive nato nella seconda metà degli ottanta che ha sfornato parecchi dischi interessanti (li ho visto al Palladium di Roma parecchi anni fa insieme ad Asia).
The Raven That Refused To Sing (And Other Stories) è il terzo album di Steve Wilson. Sei pezzi, alcuni che superano la decina di minuti, che sembrano provenire dai fantasmi di un altra epoca e che con incanto fiabesco mi hanno riportano indietro di decenni. È un bellissimo viaggio a ritroso nel tempo con quello che ritengo senza dubbio il miglior album di rock progressive di questo nuovo millennio. Se non è un capolavoro poco ci manca.
Brani preferiti Drive Home e la bellissima The Raven That Refused To Sing, entrambi coadiuvati dagli onirici e bellissimi video basati sulle illustrazioni di Hajo Mueller e diretti da Jess Cope.